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Lampada Votiva - Santuario Madonna del Pilastro

Al centro  del  Sacrario che ospita i Morti della strada arde per tutto l'anno la Lampada Votiva segno insieme di Cristo Risorto e di Pietà per quei no­stri Fratelli che in modo cosi tragico ed improvviso sono stati privati dell' inestimabile dono della vita.
 
La nuova e artistica lampada votiva alle vittime della strada
 
Anche le Vittime della strada hanno diritto ad una Lampada decorosa. Ab­biamo deciso di approntarla in occasio­ne del Trentennale del loro Ricordo. È costosa, ma bella, artistica, significati­va. Si tratta di una splendida scultura in bronzo del noto artista - scultore di fama mondiale - Tonio Specchia di Bari. Ha la forma di una grande nave, immagine della Chiesa che solca i mari, agitati della storia. I Cristiani che la compongono - come gli Apostoli sul lago - s'imbattono in vicende di vita, ora di dolore, ora di gioia, di morte e di Risurrezione; di abbattimenti e di spe­ranza. L'artista ci illustra molto bene, quella arca navetta, sulla quale ha col­locato i mezzi di trasporto, che posso­no trasformarsi in strumenti di morte. L'ha immaginata sul mare increspato dalle onde, sulle quali si erge Cristo in atto di rincuorare i Discepoli: «Perchè temete? Non abbiate paura, ci sono io!». Ecco come ce la presenta l'artista scultore. Una lampada a suffragio dei defunti della Strada, della Ferrovia, del Mare e dell'Aria. Questa è stata la richiesta che mi fece don Giovanni, tre anni or sono al Convegno dei Rettori dei Santuari Mariani. Un'Opera singolarissima. Mi piacque l'idea e iniziai a meditare come risolvere il progetto artistico. Mi balenò il pensiero di rappresenta­re i mezzi: autoveicoli, scafi di barche, carlinghe e timoni di aerei, etc. su di una grande «Arca» che navigando verso la meta celeste del Padre, portasse anche le anime coinvolte negli incidenti mortali. Non a me solo piacque l'idea, ma anche a don Giovanni, rettore del San­tuario della Madonna del Pilastro di Gragnano (PC) per cui iniziai l'opera. Dopo averla realizzata in argilla, con lo stampo in gesso, ebbe inizio la fase più importante in cera. Alla fine della realizzazione dei mezzi coinvolti negli incidenti (auto, motoci­clette, vagoni mozzati, scafi di barche etc.) c'è stata la fusione in bronzo otto­nato di tutta l'opera. L'opera vista lateralmente dà l'idea di una lampada catecumenale, perchè al centro in alto vi è la zona luminosa e all'estremità a destra si eleva la Croce, simbolo di Cristo, Vera luce, che illumi­na il cammino dell'uomo verso il Si­gnore. Sì, un'Arca simbolo dell'alleanza tra Dio e l'uomo, ancora, simbolo della Chiesa che accoglie le Anime dei defun­ti negli innumerevoli incidenti mortali, custodendoli, e li consegna al Padre ce­leste. Vista dall'alto, frontalmente, dà l'impressione di vedere con un pizzico di fantasia, un grande «Boing» moder­no mezzo aereo che vola verso il Cielo di Dio.
 
L'ANNUALE RITO DELL'OFFERTA DELL'OLIO E DELL'ACCENSIONE DELLA LAMPADA
 
In occasione della Giornata del Suf­fragio che si tiene ogni anno nella se­conda domenica di settembre, si com­piono due riti molto significativi: l'Of­ferta dell'Olio che alimenta la lampa­da e la Riaccensione della Lampada compiuti, a turno, dai Comuni della Provincia o da altri Enti Pubblici.
 
Benedizione dell'Olio Votivo
 
O Signore, che ti servi degli elementi della natura, per comunicarci il Dono della salvezza, effondi la tua Benedizione su quest'Olio, segno di Consacrazione e di Pace. Fa', che arda come segno di Cristo Risorto, dinnanzi alle Immagini dei nostri Cari e nel santuario della nostra coscienza, perché viviamo ogni giorno il Mistero Pasquale. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen!